Già il titolo è un programma. Oltre all’ovvia allusione fotografica è anche il ritornello di una celeberrima canzone tedesca del 1984 giunta persino alle mie orecchie.
Ebbene sì, sono stato pubblicato sulla rivista corporate di ARAG nel numero corrente. Questa volta a diffusione esclusivamente digitale, ai circa 4mila dipendenti del gruppo world-wide.
Grazie alla giornalista Anja Pieper che è riuscita a trarre un bell’articolo dai miei sproloqui, e grazie a Cinzia Cani che ha gentilmente concesso la mia foto d’apertura.
Azzardo una traduzione dell’articolo. In originale in tedesco ed inglese.
Tutto iniziò con un regalo del nonno. Dagli anni ’70, Sascha Schulz ha continuato a scattare. La fotografia è la grande passione del responsabile Operations di ARAG Italia. Dalle sue prime macchinette all’attrezzatura di oggi ci sono differenze abissali, non solo tecniche. Con ogni scatto ha continuato a sviluppare il suo occhio fotografico e le sue idee artistiche. “Per me, fotografare è esprimere la mia creatività, ma anche risolvere problemi. Voglio che la foto diventi come me l’immagino, con ciò che ho a disposizione”. Di foto ne ha fatte tante, come testimonia innumerevoli vecchi album e circa 60mila scatti digitali che il 54-enne ha scattato dal 2000. I suoi soggetti preferiti sono le persone.
Rappresentare ciò che appassiona le persone è ciò che appassiona anche Sascha Schulz – anche in ARAG Italia. “Con passione in ufficio e …” è il titolo del progetto fotografico per cui ha ritratto 32 colleghi con i loro hobby sul loro posto di lavoro. Mensa e uffici sono diventati il set per sciatori, tennisti, rugbisti, danzatrici, cuochi, pittrici, attori e DJ prima che iniziasse la giornata lavorativa. Queste inusuali immagini hanno popolato il calendario di ARAG Italia prima di essere esposte e pubblicate come libro.
Anche in lavori più recenti si focalizza su ciò che appassiona le persone: dal banco di lavoro alla tromba, Sascha Schulz cattura le immagini delle attività dei suoi soggetti.
Ed ha ancora tante idee e progetti in testa. Fotografa durante i viaggi, come durante la vacanza a Stoccarda sulle tracce dei ricordi di gioventù, o si dedica alla sua modella preferita: sua figlia.
Ha iniziato a lavorare in ARAG Italia dal 1999 come responsabile IT, e si ritrova regolarmente (ndt: ormai non più così regolarmente!) con colleghi che condividono la passione fotografica. Si dedica inoltre ad una associazione culturale fotografica veronese, e continuerà a scattare ancora per molto tempo.