Vacanze estive 2025: una settimana a “Malta”. Per la precisione, più Gozo che l’isola di Malta propriamente detta.

Antefatto. Cerco una guida su Malta. Ne trovo due tra le tonnellate di libri di casa di mia mamma: una sugli aspetti archeologici ed una superdatata. Un’altra ce la presta una nostra amica, che adesso sta facendo la stagione lì, ma purtroppo sembra più un opuscolo dell’ufficio turismo. La peggiore in assoluto è quella più recente, comprata su Amazon: sembra quasi che abbiano chiesto a ChatGPT e poi messo assieme i risultati, sbagliando anche l’impaginazione. Ma forse un perché c’è: alla fine non c’è così tanto da scrivere?

Gozo

Malta

architettura (balcony challenged architecture)

prossimamente (forse) anche un fotolibro


Gozo

Abbiamo un grande appartamento, moderno ed in ottime condizioni, a Marsalforn, con vista direttamente sul mare. Attraversata la strada siamo sulla scogliera. A due passi dal centro del paese.Innumerevoli ristoranti – ne abbiamo provati alcuni, senza mai cascare male.

Ottimo camminare lungo la costa: dalle saline tutt’ora in uso a quelle risalenti all’epoca romana; il mare impetuoso anche prima del tramonto; il “fiordo” di Wied il-Għasri. Al tardo pomeriggio il sole colora in maniera fantastica l’arenaria.

Victoria, anche nota come Rabat, è il centro stella dell’isola. Da qui si passa per forza per spostarsi da un punto all’altro, soprattutto se si usano gli autobus di linea (comodi!). Interessante la sua Cittadella, con i resti delle abitazioni risalenti a quando l’intera popolazione era obbligata ad abitare all’interno della fortezza per salvaguardarsi dalle incursioni dei pirati.


Malta

Dopo 5 giorni di relax a Gozo, passiamo le ultime due notti a La Valletta. Decisamente più affollata, più caotica.

Prima escursione a Mdina, la vecchia capitale. Nulla di sconvolgente, ma valeva la pena andarci, visto che eravamo lì. Idem per le scogliere di Dingli, che sicuramente rendono meglio viste dal mare.

Anche a Malta i bus di linea funzionano bene, con un terminal enorme proprio fuori dalle mura de La Valletta.
Solamente quello che abbiamo preso per andare a visitare l’acquario nazionale (simpatico, con la sua camera di simulazione di immersione in un batiscafo) è stato pesante, per la lunghezza del tragitto.

Alloggiamo in una camera di un antico palazzo, tenuta abbastanza bene ed in una buona posizione; il rapporto prezzo/prestazioni non è proprio eccezionale, ma visti i costi delle accomodations a La Valletta, ci può stare.

La mattina sul prestino lascio Bab e Gaia in camera e faccio un bel giro a piedi, costeggiando il mare, passando dal lato con vista su Sliema a quello opposto, e passando attraverso il centro, con le sue ripide strade che un po’ ricordano quelle di San Francisco, solo molto più strette.

Ci concediamo una visita alla chiesa di San Paolo Naufrago, in cui ciò che colpisce di più sono i lampadari che sembrano le uova di Alien.


architettura

Una nota a parte la meritano le costruzioni.

A Gozo abbiamo, nella zona delle saline, alcune costruzioni scavate nella roccia, con tanto di comignoli. Sembrano essere adibite a negozi di vendita del sale, o a rimesse.

Quello che proprio non gli viene bene sono i balconi: crollati, puntellati, con parapetti con misure sbagliate o senza… Persino quelli classici sono attaccati su aperture originarie dalle forme più diverse, sacrificando magari buona parte della porzione superiore della porta finestra…

O vogliamo parlare di come passano i cavi elettrici sotto il soffitto del balcone? Che se devo cambiare la lampadina del mio, rischio la folgorazione ed il black-out dell’isolato?

Se anche il resto del palazzo è ancora in costruzione, gli appartamenti possono essere già abitati.