Durante il viaggio a Siviglia, abbiamo organizzato un’escursione a Ronda ed ai pueblos blancos. La tassista sivigliana, nel fiume di info che non è riuscita a trattenersi dal riversarci addosso, ci diceva che con le alluvioni che ci sono state, avremmo rischiato di trovarli non più molto bianchi, ma più sul marroncino. Smentita.
Partiamo da Siviglia sotto la pioggia, ma appena usciti dalla città spiove. Per tutta la giornata abbiamo dribblato la pioggia, nonostante l’allerta della protezione civile locale. Ne abbiamo visto però gli effetti, nei campi allagati al ritorno e nel torrente che taglia Ronda.
Prima tappa Zahara de la Sierra. Piccolino e relativamente poco turistico, al punto che i vecchietti che abbiamo incrociato ci salutavano cordialmente.
Poi Setenil de las Bodegas, con le case addossate, ed in parte scavate, nella roccia.
Infine Ronda. L’avevo visitata durante il viaggio in Andalusia in moto, ma questa volta me la sono gustata con più calma. Visitato anche la casa del Rey Moro, con la “mina” che porta tramite ripidi gradini fino al livello del torrente. Di solito c’è un mirador, questa volta completamente sommerso dalle acque. Se poi scendendo le scale scatta ancora l’allerta della protezione civile che invita a non mettersi in viaggio, a evitare i piani bassi, ecc… la risalita è stata rapida, faticosa – un buon allenamento.